Torrio, frazione del comune di Ferriere, è situato nella valle adiacente a quella del Nure a 26 Km dal capoluogo. Si trova nell’alta Val d’Aveto, al confine tra le province di Genova e Piacenza, a circa 1050 metri slm. Dal Monte Crociglia, che lo sovrasta, si può spaziare a 360 gradi su una visione mozzafiato, dalle Alpi all’Appennino al mare, sfondo esteticamente e sportivamente ideale per escursioni in uno scenario abbastanza unico in tutta la provincia.
La ricostruzione, negli anni Cinquanta, del paese lentamente distrutto dalla frana, è un chiaro messaggio di continuità della vita e del lavoro, ma, soprattutto, è il rifiuto dell’abbandono dei legami storici ed economici, che hanno tenuta salda la comunità nel tempo. Tuttavia, nonostante tale contesto favorevole, la recente carenza di residenti giovani rischia di interrompere i legami secolari della cultura locale.
La prima ristrutturazione del Circolo, progettata dallo studio dell’ing. Roberto Casazza, è stata voluta e approvata dai Paesani in assemblea ed in Comune. I lavori sono iniziati nell’estate 2004 e si sono conclusi con l’inaugurazione nel giugno 2006. Ha contribuito in parte la Fondazione di Piacenza e Vigevano. In questa parte dell’opera, la struttura (entrata-cucina-servizi-sala multifunzionale) è senzabarrierearchitettoniche per una fruibilità totale sia per i disabili che per gli anziani. Nella seconda ristrutturazione, con contratto ventennale di comodato, sottoscritto nel luglio 2007 con il Comune di Ferriere, si è ottenuto il secondo corpo della ex scuola, denominato “appartamento dei maestri”, del quale abbiamo promosso e completato il progetto di recupero dell’ingegnere Roberto Casazza nel 2011. Il nostro circolo si propone fin dalla sua fondazione finalità di natura sociale e socio assistenziale. Si tratta, infatti, di offrire una serie di servizi rivolti agli abitanti, ai soci e al territorio per essere in grado di promuovere e assicurare la partecipazione dei singoli ai bisogni di socialità e di fruizione ambientale valorizzando la salvaguardia del territorio, promuovendo attività culturali, di aggregazione e socializzazione per i soci, residenti, e torriesi emigrati nel mondo, per escursionisti appassionati della montagna. La Struttura salvata dal totale degrado è ora funzionante come sede del locale Consorzio rurale e del circolo “La Scuola” associato alle ACLI L’Appartamento dei Maestri, costruzione su due piani, comprende 4 locali con rispettivi servizi igienici, adeguatamente arredati e destinati a: N.1Locale multifunzionale - ambulatorio medico-infermieristico e di assistenza alla popolazione - segreteria del Consorzio e del Circolo attrezzata con Pc, stampante, Internet, video proiettore, webcam per consentire collegamenti con tutti i soggetti pubblici e privati, (tutti i servizi comunali sono situati in Val Nure distante 26 Km.) N. 1 Locale addetto a biblioteca e ad attività sociali fruibile, inoltre, dai giovani villeggianti per studio, amicizie, con possibilità di ampliamento e arricchimento della biblioteca e del sito. N. 2 Locali destinati a soci e emigrati torriesi che vogliono pernottare.
Il terri-Torrioe i suoi valori
Chi ama la propria terra ha in sé una carica di emozioni che non possono restare silenziose ma devono essere comunicate a chi, in qualche modo, le condivide.
Questo allestimento fotografico, senza la pretesa di un percorso museale, vuole semplicemente raccontare una parte della nostra storia di montagna a chi ne fa ancora parte, a chi l’ha vissuta e a chi vuole conoscerla.
La mostra significa anche il coronamento di un progetto, per certi aspetti ambizioso, sicuramente faticoso, che ha lo scopo di non perdere e, soprattutto, di rivalutare come un bene prezioso, quanto è costato di lavoro, di dedizione e di fede, nonché di naturale sofferenza, agli abitanti di Torrio. Destino comune dei paesini delle nostre montagne ancora incontaminate è la lenta e inesorabile emigrazione: l’assenza di residenti giovani rischia di tagliare quel legame secolare di abitudini umane, che hanno costituito anche la nostra storia. Siamo intanto già riusciti a salvare dall’abbandono questo edificio scolastico che, da oggi, diventa un centro di aggregazione sociale di tutto rispetto, dove si svolgeranno incontri, spettacoli e intrattenimenti di varia natura. Ma saranno soprattutto le iniziative di tipo volontaristico e i racconti degli abitanti a far continuare la storia del nostro paesino. Per comprendere queste foto bisogna aver respirato l’aria salutare dei nostri monti, abitato queste case, percorso le mulattiere, ma essere anche gli eredi appassionati di abitudini perdute. I sentimenti che queste immagini ispirano possono essere di varia intensità, tuttavia lasciamo che i ricordi e la fantasia abbiano il loro corso: che si tratti di nostalgia, di stupore, di semplice curiosità; che facciano sorridere o piangere, rimpiangere o compatire non importa. Osserviamo con rispetto. Le foto hanno colto aspetti significativi della vita di Torrio: vi appare dominante una solennità diffusa, sia nei momenti di svago che in quelli di fatica, nei volti sorridenti nell’allegria, in quelli antichi e solenni nella loro compostezza. Volti e gruppi che raccontano di valori eterni: la famiglia, il lavoro, la pietà, l’aiuto reciproco, l’educazione dei piccoli e il rispetto degli anziani, la devozione religiosa, la partecipazione ai lavori collettivi. La solidarietà era istintiva. Il tutto nella cornice incantevole della natura, che i nostri vecchi vedevano con occhi diversi dagli attuali. Ancora da inventare i termini quali inquinamento, dissesto idrogeologico, deforestazione, sentivano la natura come madre che dà sostentamento, poi c’era la casa, cosa buona e amica, rifugio dai pericoli, bene da difendere. E quando la frana lentamente se lo porta via, non è colpa del governo. Si ricostruisce in posti più sicuri. E la vita prosegue.
Ci auguriamo che la semplicità di queste immagini non vi lasci indifferenti. GR